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Smaltimento dei rifiuti industriali: come gestirli e quali sono i processi

Scopri come gestire i tuoi rifiuti industriali in sicurezza e senza pensieri

Lo smaltimento dei rifiuti industriali è una fase che ogni azienda deve prendere in considerazione, trovando la soluzione migliore per consentire che tale processo venga svolto in totale sicurezza e, per quanto possibile, con il minor impatto sull’ambiente. Noi del team di ALIT Technologies abbiamo incontrato Alberto Panozzo, titolare di LTA – La Triveneta Ambiente, azienda specializzata nello smaltimento e recupero di rifiuti di ogni tipologia, il quale ci ha spiegato i dettagli di questo importante momento del ciclo produttivo.

Perché lo smaltimento dei rifiuti industriali è cruciale?


Lo smaltimento dei rifiuti industriali è un processo complesso e delicato, fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute umana. I rifiuti prodotti dalle attività industriali, spesso contenenti sostanze tossiche, chimiche e pericolose, necessitano di metodi di gestione e trattamento specifici. Le aziende specializzate in questo settore giocano un ruolo cruciale, offrendo soluzioni avanzate per il trattamento e lo smaltimento sicuro dei rifiuti. Queste imprese utilizzano tecnologie all’avanguardia per minimizzare l’impatto ambientale, promuovendo pratiche di riciclo e riutilizzo dei materiali. In questo contesto, anche la regolamentazione rigorosa e i controlli governativi rivestono un ruolo fondamentale per garantire che le operazioni di smaltimento rispettino le normative ambientali, stimolando l’industria verso l’adozione di soluzioni adatte.
In ALIT Technologies il tema dello smaltimento dei rifiuti chimici, in particolare lo smaltimento di fanghi, acque contaminate e bagni esausti, è sempre stato oggetto di scrupolosa attenzione. Ecco perché per gestire questa delicata fase ci siamo affidati a LTA – La Triveneta Ambiente, azienda specializzata e competente nel campo del riciclo e smaltimento rifiuti. Dopo anni di collaborazione con la stessa e alla luce della centralità di tale tematica nel mondo dell’industria, abbiamo deciso di intervistare il Dottor Panozzo, titolare di LTA s.r.l. che ci spiegherà esattamente ogni passaggio da eseguire e come vengono smaltiti i rifiuti pericolosi, compresi i prodotti chimici di laboratorio.

I processi e fasi di lavoro per lo smaltimento con Alberto Panozzo, CEO di LTA – La Triveneta Ambiente


Dal 2006 LTA – La Triveneta Ambiente, azienda con sede a San Bonifacio, Verona, si occupa dello smaltimento e del recupero dei rifiuti industriali, offrendo anche consulenze in tutta Italia. L’azienda è in grado di gestire qualsiasi tipologia di rifiuto, con una particolare attenzione a quelli pericolosi e difficili da smaltire, come fanghi e acidi. La forza di LTA risiede nella capacità di soddisfare anche le esigenze di micro raccolta delle imprese che producono piccoli quantitativi di rifiuti. “Capita spesso di essere chiamati da aziende che devono smaltire piccoli quantitativi di rifiuti, come ad esempio un paio di fusti di fanghi o una piccola cisterna. Noi siamo specializzati anche in questo e rispondiamo prontamente a esigenze simili”, ha affermato Alberto Panozzo, titolare di LTA. Quello di LTA è un personale altamente qualificato che visita le aziende per apporre le etichette e controllare i rifiuti: gli autisti che effettuano i ritiri sono specializzati nella micro raccolta e offrono un servizio preciso e dedicato.
“Ciò che spesso spinge le aziende a sceglierci è anche per la nostra attività di tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti, possibile grazie al programma online di LTA, che permette una gestione efficiente e completamente digitale dei registri. Con questo sistema, i clienti possono facilmente stampare i documenti necessari dal proprio computer, senza dover gestire manualmente la compilazione”, ha aggiunto il Dottor Panozzo. LTA offre infatti un pacchetto completo che include la preparazione, il monitoraggio delle giacenze, e la gestione di eventuali nuovi rifiuti, il tutto a fronte di un canone mensile variabile in base ai movimenti registrati. Più nello specifico, il servizio in questione comprende la vidimazione dei fogli bianchi, l’approntamento e la stampa del registro di carico e scarico, la convalida del registro e il versamento dei diritti di segreteria, e la consegna del registro vidimato alle singole unità produttive. “Il cliente, affidandosi a noi, ha la sicurezza di una gestione professionale e senza errori, con un monitoraggio costante e un supporto continuo”, ci ha raccontato Panozzo. La gestione online dei registri di carico e scarico dei rifiuti è particolarmente utile per le imprese, grandi o piccole, che devono gestire rifiuti speciali. Questo servizio non richiede l’installazione di nuovi programmi: è sufficiente avere un computer, una connessione internet e una stampante. Il cliente risparmia tempo ed evita errori, con la tranquillità di avere sempre registri aggiornati e pronti per eventuali controlli, e la garanzia della corretta compilazione e presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) presso la CCIAA di competenza entro i termini di legge.

Ma quali sono gli step?


Le fasi di lavoro di LTA per lo smaltimento dei rifiuti industriali iniziano con un sopralluogo presso il sito del cliente. Durante questa visita, LTA effettua un breve check-up del processo produttivo e delle materie prime utilizzate. Successivamente, si procede con il campionamento e l’analisi dei rifiuti, un passaggio fondamentale per individuare il codice EER (ex CER) più corretto.
Il codice EER (Elenco Europeo dei Rifiuti) è un sistema di classificazione che identifica in modo univoco i vari tipi di rifiuti. I primi due numeri del codice indicano il settore di provenienza del rifiuto (ad esempio, 01 per i rifiuti minerari, 02 per quelli agricoli, ecc.), i successivi due specificano la sottoclasse, (ad esempio le polveri di abbattimento fumi), e le ultime due cifre identificano ulteriormente il tipo di rifiuto specifico.
Una volta identificato il codice EER più appropriato in base all’analisi del processo produttivo, LTA procede con una proposta commerciale. Dopo l’accettazione di questa, prepara tutta la documentazione necessaria per lo smaltimento, inclusa la scheda di omologazione.
Prima del ritiro, l’azienda verifica che i contenitori siano idonei al trasporto, poiché in alcuni casi è necessario riconfezionare i rifiuti per garantire la sicurezza durante lo spostamento. Completata questa verifica, LTA predispone il ritiro. Se la quantità di merce è ridotta, per motivi economici viene abbinata ad altri clienti locali, mentre se si tratta di un carico completo, viene organizzato un servizio dedicato al cliente. Queste fasi garantiscono una gestione efficace e sicura dei rifiuti, conformemente alle normative vigenti, assicurando che i rifiuti siano correttamente classificati, documentati e smaltiti.

Come avviene il processo di smaltimento a livello pratico?


Lo smaltimento dei rifiuti industriali avviene attraverso diverse fasi e metodi, ciascuno specifico per il tipo di rifiuto e il suo impatto ambientale. In generale, i rifiuti vengono raccolti presso i siti di produzione industriale e trasportati verso gli impianti di smaltimento autorizzati. Durante questa fase, è cruciale un’adeguata classificazione e separazione dei rifiuti per evitare contaminazioni e garantire un trattamento appropriato. Prima dello smaltimento finale, i rifiuti possono subire un processo di pretrattamento per ridurne il volume o stabilizzarli, che può includere la frantumazione, la compattazione, la inertizzazione o la neutralizzazione chimica. Il trattamento vero e proprio varia a seconda della tipologia di rifiuto e può comprendere diverse tecniche. I rifiuti vengono spesso bruciati a temperature elevate, riducendo il volume e distruggendo sostanze pericolose; questo metodo, detto incenerimento, può generare energia, ma richiede impianti con sistemi di filtraggio delle emissioni per ridurre l’inquinamento atmosferico. Un altro metodo è il conferimento in discarica, dove i rifiuti di matrice inerte/inorganica vengono avviati allo smaltimento in siti controllati dotati di sistemi di impermeabilizzazione e raccolta del percolato per evitare la contaminazione del suolo e delle acque sotterranee. I rifiuti possono anche essere trattati con agenti chimici per neutralizzare le sostanze pericolose o con processi biologici che utilizzano microrganismi per degradare i contaminanti organici. Inoltre, molti materiali industriali, come metalli, plastica e carta, possono essere riciclati o recuperati per nuovi utilizzi, riducendo la quantità di rifiuti da smaltire e conservando risorse naturali. Alcuni rifiuti, particolarmente quelli radioattivi, richiedono stoccaggi temporanei sicuri fino a quando non si possono adottare soluzioni di smaltimento definitivo. In ogni caso, gli impianti di smaltimento devono essere costantemente monitorati per assicurare che non ci siano perdite o contaminazioni ambientali: per tali ragioni vengono effettuati i controlli delle emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, ma viene anche verificato il reale rispetto delle normative ambientali vigenti. Ad oggi, le aziende specializzate in smaltimento implementano tecnologie avanzate per garantire che il processo avvenga in modo sicuro ed efficiente, minimizzando l’impatto ambientale e rispettando le leggi e i regolamenti in materia.

E lo smaltimento dei liquidi? Come viene effettuato?


I rifiuti di ALIT Technologies e dei suoi clienti sono prevalentemente liquidi, ovvero fanghi, acque contaminate e bagni esausti e per questo abbiamo voluto comprendere meglio come questi vengono smaltiti. Lo smaltimento dei rifiuti liquidi avviene principalmente attraverso due strade: la depurazione tramite impianti chimico-fisici e la termodistruzione.
I liquidi che contengono metalli o altri composti inorganici problematici, come ammoniaca o COD (Chemical Oxygen Demand), vengono trattati in impianti di depurazione. Questi impianti utilizzano processi chimici e fisici per rimuovere le sostanze nocive e rendere l’acqua più sicura per l’ambiente. Tuttavia, ci sono situazioni in cui i liquidi contengono solventi o altre sostanze che non possono essere trattate efficacemente attraverso la depurazione. In questi casi, i rifiuti liquidi vengono avviati alla termodistruzione, un processo che li sottopone ad alte temperature in inceneritori progettati specificamente per gestire sia rifiuti liquidi che solidi. La termodistruzione è una soluzione più costosa rispetto alla depurazione chimico-fisica, ma è necessaria per trattare materiali particolarmente difficili da smaltire ed è, in ogni caso, garanzia della massima riduzione di rifiuti. Inoltre, questo metodo permette un altissimo recupero energetico che viene sempre più richiesto dalle aziende. “Facendo riferimento allo specifico caso di ALIT Technologies, ad esempio, un rifiuto liquido come uno sverniciante esausto, che non può essere depurato a causa della sua composizione chimica, viene destinato alla termodistruzione. Questo processo garantisce che le sostanze pericolose vengano completamente eliminate”, ha dichiarato Alberto Panozzo.

Perché affidarsi a un’azienda specializzata per lo smaltimento dei rifiuti industriali?


Affidarsi a uno specialista per lo smaltimento dei rifiuti industriali offre numerosi vantaggi, specialmente per le medio/piccole aziende che non dispongono di un responsabile della sicurezza interno. I rifiuti industriali richiedono una gestione precisa e conforme alle normative vigenti, e il fai da te può portare a errori costosi e pericolosi. Le normative sono complesse e il rischio di incorrere in sanzioni per un’errata gestione dei rifiuti è elevato. Un’azienda come LTA offre un’assistenza tecnica completa, dalla classificazione dei rifiuti alla predisposizione della documentazione necessaria per il trasporto e lo smaltimento, assicurando che ogni passaggio sia eseguito correttamente e in conformità con la legge. Per le aziende che tentano di gestire i rifiuti internamente, il problema principale è la mancanza di competenze specifiche e di personale dedicato. Anche se un’impresa dispone delle competenze tecniche per gestire parte del processo, non è autorizzata a trasportare i rifiuti, il che significa che deve comunque rivolgersi a un’azienda specializzata. Inoltre, formare e mantenere personale interno dedicato alla gestione dei rifiuti comporta costi elevati e risorse che potrebbero essere meglio impiegate.

Conclusione: affidati a LTA per lo smaltimento sicuro dei tuoi rifiuti chimici
Un ciclo produttivo funzionante necessita che tutte le fasi ricevano l’attenzione che meritano e per questo attivare reti di cooperazione tra aziende che si occupano dei vari step del processo risulta essenziale: solo insieme possiamo fare di più, possiamo fare meglio!
Grazie quindi ad Alberto Panozzo che con precisione ci ha raccontato tutti i dettagli di questa parte del percorso industriale: lo smaltimento dei rifiuti. Affidandoti a LTA, puoi essere certo che la gestione dei tuoi rifiuti chimici non sarà più un problema o una fonte di preoccupazioni.

Contattaci per conoscere i nostri svernicianti chimici e per capire come smaltirli: è più facile di ciò che pensi!

Loris Rossi nominato consigliere UCIF per il 2024

Siamo lieti di annunciare che il nostro CEO, Loris Rossi, è stato nominato consigliere presso l’associazione UCIF per il 2024. Questo prestigioso incarico rappresenta un importante riconoscimento per ALIT Technologies Spa e sottolinea il nostro impegno continuo nell’innovazione e nella collaborazione con le eccellenze del settore.

Il nuovo Consiglio Direttivo UCIF, eletto lo scorso 12 giugno, comprende le seguenti aziende leader:

  • Geico SpA
  • Dürr
  • IMF Engineering
  • HUBO Automation S.r.l.
  • SAVIM EUROPE – Industrial Painting Plants
  • ALIT Technologies Spa
  • Kenosistec S.r.l.

Loris Rossi, insieme agli altri membri del Comitato Tecnico, sarà impegnato su diversi fronti: dallo sviluppo normativo ai rapporti con le istituzioni italiane, fino alla rappresentanza europea. Questa nomina è una testimonianza della dedizione di ALIT Technologies Spa a contribuire attivamente allo sviluppo del settore e a rappresentare al meglio i nostri valori di innovazione, leadership e impegno.

Il ruolo di ALIT Technologies Spa nel Consiglio Direttivo

Essere parte del Consiglio Direttivo UCIF offre ad ALIT Technologies Spa l’opportunità di influenzare le decisioni chiave che riguardano il settore. Loris Rossi porterà avanti il nostro impegno per promuovere soluzioni innovative e sostenibili, lavorando in sinergia con altre aziende di eccellenza per affrontare le sfide future.

Impegno e dedizione verso il futuro

La nomina di Loris Rossi a consigliere è solo l’ultimo esempio del nostro continuo impegno per l’innovazione e la leadership nel settore. Siamo entusiasti di questa nuova opportunità e ci impegniamo a rappresentare al meglio i nostri valori e a contribuire allo sviluppo del settore con passione e determinazione.

È uscito l’ottavo numero di ALIT Academy Magazine!

Siamo entusiasti di annunciare l’uscita dell’ottavo numero di ALIT Academy Magazine. Questa edizione è ricca di articoli affascinanti che trattano vari argomenti legati all’innovazione, cooperazione e partecipazione. Inoltre, presenta inserzioni di aziende che collaborano con ALIT, mettendo in mostra la sinergia tra i leader del settore e la nostra azienda.

Non perdete questa preziosa fonte di informazioni e approfondimenti!

Leggi il Magazine qui.

Ferrari Experience: Rivivi l’Emozione dell’Evento ALIT Technologies

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Il 31 maggio 2024, ALIT Technologies ha creato un momento magico con il suo primo evento “Ferrari Experience”, regalando ai nostri clienti una giornata indimenticabile. Adrenalina, passione e opportunità di networking hanno caratterizzato questa straordinaria avventura. L’evento ha attirato aziende italiane ed estere, rafforzando legami esistenti e creando nuove opportunità di collaborazione. In questo testo vedrai tutte le fasi e le foto dell’ evento, sei pront*?

Un Inizio Caloroso

L’accoglienza presso la sede di ALIT Technologies è stata speciale. Abbiamo aperto le porte della nostra casa, invitando i partecipanti a scoprire le ultime innovazioni e a immergersi nella nostra cultura aziendale. È stato un momento di condivisione, dove ogni sorriso e stretta di mano ha mostrato la nostra dedizione e passione.

Nel Cuore della Leggenda Ferrari

Il viaggio a Maranello, nel cuore pulsante della Ferrari, ha portato con sé un’emozione unica. La visita al Museo Ferrari non è stata solo un tour, ma un vero e proprio viaggio attraverso la storia e i trionfi del marchio. Le auto esposte hanno raccontato storie di coraggio e innovazione, ispirando tutti i presenti.

Un Pranzo da Piloti

Al Ristorante Montana, famoso tra i grandi piloti, il pranzo è stato più di un semplice pasto: è stata un’esperienza culinaria immersa in un’atmosfera unica. I nostri ospiti hanno avuto modo di rilassarsi e socializzare, creando connessioni in un contesto davvero speciale. Guarda le foto sotto.

L’Adrenalina della Pista

L’emozione ha raggiunto il culmine quando i partecipanti sono saliti a bordo delle Ferrari. La pista ha trasformato i sogni in realtà, offrendo un’esperienza di pura adrenalina. Sentire la potenza e l’eleganza di queste iconiche auto da corsa è stato un momento indimenticabile che ha lasciato tutti con il cuore palpitante.

Tradizione e Gusto a Modena

Dopo l’adrenalina della pista, una delle acetaie più antiche di Modena ha accolto i nostri ospiti con una visita guidata e una degustazione di aceto balsamico. Qui, abbiamo esplorato i segreti della produzione di questo prezioso condimento, ammirando la bottiglia di aceto balsamico più grande del mondo.

Un Finale da Ricordare

La cena esclusiva in acetaia ha concluso la giornata in modo perfetto. Un menù speciale al balsamico ha deliziato tutti i presenti, mentre una torta firmata ha celebrato il successo dell’evento. Ogni partecipante ha ricevuto un portafoto con le immagini della giornata, un ricordo tangibile di un’esperienza straordinaria.

Connessioni e Crescita

La Ferrari Experience di ALIT Technologies è stata più di un semplice evento: è stata un’opportunità unica di creare legami, discutere di future collaborazioni e rafforzare relazioni esistenti in un contesto informale e stimolante. Questo evento ha dimostrato il nostro impegno a creare esperienze significative per i nostri clienti, mettendo al centro la loro soddisfazione e successo.

Seguiteci su LinkedIn per rimanere aggiornati sui nostri prossimi eventi e contattateci per esplorare nuove opportunità di collaborazione. Insieme, possiamo raggiungere nuovi traguardi!

Rivoluzione nella pulizia delle matrici di estrusione: Come Claris 9346MB ha trasformato la pulizia delle matrici per Extrusal S.A.

Al cuore della dinamica azienda portoghese Extrusal S.A., un grande cambiamento sta rivoluzionando il processo di pulizia delle matrici di estrusione. Grazie all’introduzione di Claris 9346MB, un prodotto innovativo, Extrusal ha ottenuto risultati significativi che stanno cambiando il panorama della gestione degli impianti di pulizia delle matrici.

Scopriamo come questa partnership vincente ha non solo ottimizzato l’efficienza operativa di Extrusal, ma ha anche contribuito a una gestione più sostenibile dell’ambiente. Prima di addentrarci nei tecnicismi di Claris e dei suoi effetti, è giusto introdurvi a Extrusal, chi è e cosa fa!

EXTRUSAL S.A. è un’azienda portoghese operante nel settore metallurgico, specializzata nell’estrusione di componenti e profili in alluminio per l’industria delle costruzioni (sistemi di finestre e porte, soluzioni di ombreggiatura e rivestimento, ringhiere e sistemi di facciata), l’industria generale (trasporti, ingegneria, energia) e l’industria automobilistica. Fondata nel marzo 1972, Extrusal è rimasta costantemente all’avanguardia nella tecnologia, con un focus primario sulla qualità dei suoi prodotti e servizi per garantire la massima soddisfazione dei clienti, sia diretti che indiretti.

Attualmente, l’industria rappresenta circa il 74% del fatturato dell’azienda (26% industria automobilistica e 43% industria generale), con esportazioni dirette che rappresentano il 37%. Le esportazioni del settore architettonico sono principalmente destinate ai paesi PALOP, mentre quelle del settore industriale sono rivolte all’Europa. Il processo produttivo di Extrusal consiste in:

  • Reparto Ingegneria e Sviluppo: Equipaggiato con i più recenti sistemi CAD/CAM, gioca un ruolo cruciale nella R&D interna. Collaborando con il Reparto Marketing di Prodotto e il Centro Prototipi, questo reparto sviluppa soluzioni tecniche per il settore delle costruzioni.
  • Fabbrica di Matrici: Extrusal dispone di una fabbrica di matrici autonoma che produce la maggior parte delle matrici utilizzate nel processo di estrusione. È dotata di fresatrici, centri di lavorazione, torni non convenzionali, torni CNC e EDM. La crescente complessità dei prodotti rende la fabbricazione delle matrici un passaggio sempre più importante nel processo produttivo di Extrusal.
  • Estrusione: Extrusal opera attualmente con due linee di estrusione (17MN e 20MN) con una capacità di estrusione annua di circa 13.000 tonnellate (a seconda della produttività e del tipo di profilo). L’azienda dispone di un laboratorio di supporto all’estrusione dedicato alla R&D dei profili di estrusione e al loro controllo, conducendo test come test di trazione, durezza Brinell, misura della durezza Webster e test di rugosità.
  • Lavorazione: La sezione di lavorazione è equipaggiata con seghe, presse, fresatrici, bilanciatrici, macchine per piegatura e vari strumenti dedicati. Il processo di lavorazione di Extrusal è conforme alla norma NP EN ISO 9001.
  • Taglio Termico: Extrusal è stata la prima azienda in Portogallo a produrre sistemi di taglio termico per l’architettura, con una linea di produzione dedicata.
  • Trattamenti delle superfici (verniciatura a polvere, anodizzazione e decorazione effetto legno): Extrusal dispone di tre sezioni dedicate a ciascun tipo di trattamento superficiale interno. Per l’anodizzazione, un processo elettrolitico, Extrusal possiede la certificazione Qualanod (n. 1405) dal 1983. La verniciatura a polvere, un processo di rivestimento termoindurente, è certificata da Qualicoat dal 1995. Un laboratorio interno assicura il controllo di qualità dei processi e dei prodotti.

Extrusal è stata la prima azienda portoghese, e una delle poche in Europa, a ottenere la certificazione per il sistema di gestione della qualità globale – NP EN ISO 9002 – nelle aree di fabbricazione delle matrici, estrusione, anodizzazione e verniciatura a polvere termoindurente. Inoltre, nel 1997, Extrusal è stata la prima azienda portoghese, e una delle poche in Europa, a ottenere la certificazione per il sistema di gestione della qualità globale – NP EN ISO 9002 – nelle aree di fabbricazione delle matrici, estrusione, anodizzazione e verniciatura a polvere termoindurente.

Pioniera nella difesa e preservazione ambientale, Extrusal ha costruito un impianto di trattamento delle acque reflue nel 1982. La consapevolezza ambientale ha guidato l’acquisizione di nuove attrezzature e tecnologie, portando all’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale e all’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001 nel 2002. L’ottimizzazione dei processi e il focus sul riutilizzo/riciclaggio sono stati fondamentali per Extrusal. L’azienda ha adottato una cultura organizzativa ecologica con tutti gli stakeholder, promuovendo pratiche sostenibili in tutta l’organizzazione. Nel settore architettonico, il focus è sullo sviluppo di soluzioni utilizzando materiali riciclabili o riciclati, efficienti dal punto di vista energetico e durevoli. Il portfolio di Extrusal include sistemi a battente e scorrevoli, sistemi di rivestimento, soluzioni di ombreggiatura, sistemi di facciata, soluzioni di balaustre, persiane e sistemi in alluminio per uso interno. Le soluzioni per finestre e porte sono sottoposte a test di prestazione termica, acustica e AEV (permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al vento). Extrusal è una delle aziende pioniere nell’adozione del sistema di etichettatura Class+ promosso da ADENE. Extrusal offre una vasta gamma di soluzioni per il settore industriale, sfruttando le caratteristiche dell’alluminio come leggerezza, conducibilità, durata, malleabilità, riciclabilità e non tossicità in vari settori (dall’alimentare all’aerospaziale). Per il settore automobilistico, Extrusal sviluppa componenti strutturali e decorativi con finiture di alta qualità. L’azienda contribuisce anche all’industria solare attraverso le sue soluzioni “Pro-Solar”, progettando e sviluppando strutture innovative in alluminio per il montaggio di pannelli solari o collettori. Infine, oltre a offrire profili preconcetti, Extrusal offre ai clienti la possibilità di presentare i propri progetti.

Ora che abbiamo gettato le basi per il case history di Extrusal S.A., è tempo di addentrarci nella parte pratica che catturerà l’attenzione dei tecnici del settore. Esploreremo come l’uso del Claris 9346MB nel reparto di pulizia delle matrici ha portato benefici osservabili e rivoluzionato il modo in cui Extrusal affronta questo aspetto operativo cruciale.

Controllo dimensionale della qualità delle matrici da parte di Extrusal S.A.f dies by Extrusal S.A.

Il serbatoio di pulizia delle matrici utilizzato in Extrusal ha un volume nominale di 1000 litri. Prima dell’introduzione di CLARIS in questo impianto, il cliente utilizzava la soluzione di pulizia delle matrici, costituita da idrossido di sodio al 30% p/p, per 24 ore. Come descritto dal nostro collega Pedro Oliveira “Dopo questo tempo la soluzione alcalina veniva regolarmente smaltita perché esaurita, non più utile per la pulizia delle nuove matrici di estrusione. Praticamente c’era un consumo di circa 1000 litri di NaOH al 30% ogni 24 ore di lavoro, e durante questo tempo la quantità media di materiali puliti era di circa 6 ceste di matrici di estrusione”. Pedro continua raccontandoci che “Dopo una visita all’impianto di pulizia delle matrici e dopo aver raccolto i dati tecnici preliminari, è stato organizzato un primo test con Claris 9346MB. Sono stati preparati i 1000 litri di NaOH al 30% come al solito, ed è stato aggiunto 25 g/l di CLARIS 9346MB, ovvero 25 kg. Poi gli operatori hanno iniziato la pulizia delle matrici di estrusione come di consueto. Dopo 24 ore, gli operatori si sono accorti che il bagno era ancora efficace, cioè ancora in grado di pulire le matrici di estrusione, quindi è stato avviato un nuovo ciclo di pulizia senza cambiare la soluzione alcalina e senza aggiungere nuovamente CLARIS 9346MB. La pulizia dei materiali in questo secondo ciclo di 24 ore è stata perfettamente efficiente e dopo un totale di 48 ore di utilizzo, il bagno di pulizia delle matrici è stato smaltito”. Pedro ci dice che “con grande soddisfazione del cliente, la durata della soluzione alcalina è stata raddoppiata, senza compromettere in alcun modo la sua efficienza e produttività”. I profili termografici raccolti nel tempo sono mostrati nella Fig. 1.

Pedro ci spiega che “Il profilo colore blu si riferisce al test condotto SENZA Claris 9346MB, mentre il profilo colore arancione si riferisce al test condotto con 25 g/l di Claris 9346MB disciolto nella soluzione alcalina di pulizia. Si può osservare che in presenza di CLARIS 9346MB, dopo circa 24 ore, è stato possibile inserire una nuova carica di ceste nel serbatoio di pulizia delle matrici, la temperatura del bagno è salita (anche grazie alla reazione esotermica della dissoluzione dell’alluminio) fino a circa 90°C, e poi è gradualmente scesa fino a circa 80°C nelle successive 24 ore. Il profilo termografico era simile a quello della soluzione (linea blu) senza CLARIS, ma la durata della soluzione alcalina era doppia: Un’aggiunta di 25 kg di CLARIS 9346MB permette alla soluzione di pulizia di trattare il doppio della quantità di pezzi: veramente fantastico!”

Fig 1: Profilo termografico della soluzione alcalina di pulizia senza (blu) e con CLARIS 9346MB.

Abbiamo chiesto a Pedro di spiegarci perché la presenza di Claris prolunga così tanto la durata del bagno di pulizia delle matrici di estrusione. E lui ha risposto che “Pulire una matrice di estrusione significa prima di tutto rimuovere l’alluminio solidificato che rimane nei fori della matrice. Se Claris 9346MB è presente nella soluzione alcalina, il processo di dissoluzione dell’alluminio solido viene modificato, e grazie a Claris 9346MB diventa praticamente possibile estrarre meccanicamente il blocco di alluminio dalla matrice senza dissolverne troppo nella soluzione liquida. In questo modo il bagno di processo non si arricchisce troppo di alluminio, e quindi rimane molto più attivo. Al punto che, in presenza di un dosaggio corretto di Claris 9346MB, la quantità di matrici trattabili può essere raddoppiata”. Un esempio di residui di alluminio che possono essere estratti dalle matrici di estrusione senza dissolvere troppo alluminio nella soluzione alcalina è visibile nella Fig. 2.

Fig 2: blocchi di alluminio residui estratti dalle matrici di estrusione utilizzando 25 g/l di CLARIS 9346MB nella soluzione alcalina.

 Senza CLARIS 9346MBCon CLARIS 9346MB
Durata della soluzione alcalina24h48h
Al (TOTALE) disciolto nella soluzione di pulizia esausta 105 g/l105 g/l
n° di ceste di matrici trattate612

Pedro conferma che “L’uso di Claris 9346MB presso Extrusal S.A. è ormai una pratica consolidata, e il cliente si dichiara pienamente soddisfatto dei benefici derivanti dalla sua introduzione nel processo di pulizia delle matrici. Il consumo di soluzione alcalina è stato notevolmente ridotto e con esso lo smaltimento delle soluzioni alcaline usate. Dal punto di vista ambientale, molto più alluminio può essere riciclato e grazie alla reazione controllata, meno gas viene espulso nell’atmosfera. Questo processo di pulizia delle matrici riduce gli odori nell’area di lavoro, garantendo migliori condizioni di lavoro agli operatori”.

ALIT Technologies S.p.A ha ottenuto la certificazione ISO 14001:2015

ALIT Technologies S.p.A ha raggiunto un importante traguardo ottenendo la certificazione ISO 14001:2015 che si aggiunge alla già ottenuta ISO 9001:2015 e conferma gli elevatissimi standard qualitativi dell’azienda.

Insieme, le norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 forniscono un quadro di riferimento per migliorare le pratiche di gestione della qualità e della tutela ambientale, dimostrando un impegno integrato verso l’eccellenza operativa e la sostenibilità.

La certificazione ISO 9001:2015, precedentemente conferita dall’ ente di certificazione SGS  ITALIA s.p.a, ha già attestato l’implementazione di un sistema di gestione della qualità allineato alle esigenze dei clienti, rafforzando la reputazione di ALIT Technologies come partner affidabile e promotore di un miglioramento continuo. Ora, con la nuova certificazione ISO 14001:2015, l’azienda si distingue ulteriormente per il suo impegno nelle pratiche sostenibili, minimizzando l’impatto ambientale e allineandosi agli standard globali.

In particolare, la ISO 9001:2015 enfatizza il focus sul cliente, il coinvolgimento attivo della leadership e del personale, e promuove un approccio che mira a gestire le attività come processi che funzionano come un sistema coerente. Per ottenere questa certificazione è inoltre necessario che le decisioni aziendali siano basate su evidenze fornite dall’analisi dei dati. La ISO 14001:2015, invece, richiede la definizione di una politica ambientale e la pianificazione delle attività per migliorare continuamente le prestazioni in un’ottica di sostenibilità, rispettando i requisiti legali e gli obiettivi stabiliti. Essa promuove anche il coinvolgimento dei dipendenti e delle parti interessate e una comunicazione efficace delle informazioni sul tema.

Queste certificazioni rappresentano il percorso di crescita costante di ALIT Technologies che, senza dubbio, continuerà a impegnarsi per raggiungere sempre nuovi obiettivi.

Il CEO di ALIT Technologies sarà relatore a S.M.A.R.T. 3, il più grande convegno in Italia sulla finitura del futuro tra innovazione e sostenibilità

Il 22 maggio 2024, Loris Rossi, CEO di ALIT Technologies, parteciperà in qualità di relatore a S.M.A.R.T. 3, la terza edizione del convegno biennale organizzato da UCIF, l’Associazione Italiana federata ad ANIMA Confindustria Meccanica e dedicata alla rappresentanza dei costruttori di impianti di finitura. La relazione verterà sui vantaggi e sulle potenzialità del processo di sverniciatura in linea.

Siamo lieti di informarvi che Loris Rossi, fondatore e amministratore delegato di ALIT Technologies, sarà uno degli speaker della terza edizione del convegno S.M.A.R.T. (Surface. Manufacturing. Advanced. Research. Trends) che si terrà il 22 maggio 2024 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano.

Organizzato da UCIF – Unione Costruttori Impianti di Finitura, l’evento vedrà il susseguirsi di interventi tenuti da professionisti del settore che discuteranno il futuro della finitura, ponendo l’accento sull’innovazione e sulla sostenibilità.

Loris Rossi, in qualità di CEO di un’azienda fortemente guidata dallo spirito di costante crescita, terrà una relazione sulle grandi potenzialità della sverniciatura in linea, che si presenta oggi come un’incredibile opportunità per raggiungere un’elevata automazione della linea di verniciatura.

Eventi come S.M.A.R.T. svolgono un ruolo fondamentale nel facilitare lo scambio di conoscenze e rappresentano valide occasioni di networking nel settore del trattamento delle superfici e della finitura. Per tale motivo, ALIT Technologies è entusiasta di partecipare attivamente all’iniziativa e di fornire anche il suo punto di vista sulle potenzialità dell’evoluzione di questa industria.

La Sverniciatura Chimica come alternativa a quella pirolitica: Il caso di Sabiana S.p.A

La sverniciatura nel 2024  può essere internalizzata e non più commissionata all’esterno. Ma quale tecnologia scegliere e come fare? Quali sono i vantaggi? In questo articolo vedremo tutto questo attraverso un caso studio.

Per molte aziende che svolgono operazioni di verniciatura, potrebbe essere essenziale disporre di un sistema interno di sverniciatura chimica che possa essere utilizzato sia per recuperare pezzi difettati che per sverniciare ganci e telai utilizzati per appendere i manufatti. In entrambi i casi, la capacità di eseguire internamente queste operazioni genera notevoli vantaggi. Ad esempio, è più facile e veloce sverniciare internamente oggetti con difetti di vernice, al fine di riprocessarli poco dopo, evitando spiacevoli ritardi nella consegna. Anche nel caso della sverniciatura dei ganci, se questa viene effettuata internamente per via chimica, anziché rivolgersi ai terzisti esterni si avranno evidenti vantaggi. Il flusso di ricambio dei ganci sarà molto più regolare e cadenzato, la qualità della verniciatura sarà di conseguenza migliore, e inoltre non si avranno i classici danneggiamenti dei ganci che invece spesso si osservano quando sono sottoposti a  sverniciatura termica o meccanica.

ALIT TECHNOLOGIES SpA, società leader nella fornitura di prodotti chimici e impianti per la sverniciatura chimica dei metalli, per rispondere alla necessità delle aziende di eseguire la sverniciatura internamente ha introdotto nel mercato il sistema completo FASTRIP T5 MULTITANK. Esso è costituito principalmente da una vasca per sverniciatura chimica della serie T5, e da una serie di accessori al contorno modulabili in base alle specifiche esigenze del cliente. Grazie a FASTRIP T5 MULTITANK sarà possibile caricare i manufatti da sverniciare in ceste appositamente progettate, sollevarle con il carro ponte e trasferirle senza fatica nella vasca di sverniciatura modello  FASTRIP T5. Il materiale sverniciato verrà poi trasferito alla vasca di risciacquo (n4) dove, grazie alla pompa multifunzione carrellata ALIT, se necessario, sarà possibile effettuare anche un risciacquo finale a spruzzo.

A questo punto il cesto contenente il materiale sverniciato e risciacquato sarà trasferito sempre con il carro ponte nella vaschetta di carico e scarico, all’interno della quale verrà raccolto l’eventuale gocciolamento finale.

Per una descrizione completa e accurata del sistema FASTRIP T5 MULTITANK si rimanda al numero 3 di ALIT ACADEMY Magazine, ciò che invece desideriamo presentarvi in questa articolo è un nuovo case history di un importante cliente che, da circa 9 mesi (Aprile 2023) sta sverniciando internamente i suoi telai utilizzando il sistema FASTRIP T5 MULTITANK in combinazione con i prodotti chimici ALIT Technologies. L’Azienda in oggetto ha adottato il processo di sverniciatura chimica. Il vecchio ciclo pirolitico esternalizzato è ora limitato ai rari ganci fuori misura. Chiediamo a Claudio Puppi, tecnico commerciale ALIT di riferimento, di presentarci l’azienda coinvolta nel nostro case history:

Fig 1: Sabiana SpA, produttrice di apparecchi per condizionare gli ambienti in cui le persone vivono e lavorano

Sabiana SpA (fig 1)(www.sabiana.it) è un’azienda italiana che concepisce, progetta e produce apparecchi per la climatizzazione degli spazi in cui si lavora e si vive. Costruisce apparecchiature e sistemi per riscaldare e raffreddare qualsiasi tipo di spazio: fabbriche, uffici, alberghi, ospedali, centri commerciali e case. Sempre basandosi sull’elemento più naturale che esista: l’acqua. La gamma di prodotti Sabiana comprende: aerotermi, pannelli radianti, ventilconvettori, unità di trattamento dell’aria, unità di recupero, filtri elettronici, raffreddatori evaporativi e sistemi radianti. L’azienda Sabiana è stata fondata nel 1929 e da quell’anno ha continuato a crescere in termini di business, qualità degli articoli e presenza nel mondo. Nel 2014 Sabiana entra a far parte di AFG (Arbonia-Forster Holding AG), oggi Arbonia AG, leader tecnologico internazionale nella produzione di materiali da costruzione. Sabiana SpA dispone di un impianto interno di verniciatura a polvere, per l’applicazione di rivestimenti epossipoliestere. Questa linea di verniciatura produce un’importante quantità di ganci di rivestimento che devono essere regolarmente sverniciati. In passato Sabiana Spa si avvaleva di un servizio di sverniciatura esterno per questa attività, e i ganci venivano raccolti in apposite cassette e inviati regolarmente a questo fornitore.

Claudio Puppi prosegue raccontandoci che ALIT venne contattata dal cliente che era interessato ad un processo alternativo alla pirolisi; così furono innanzitutto eseguiti presso i laboratori ALIT, dei test di sverniciatura dei ganci del cliente Sabiana Spa. Fu subito evidente che era possibile sverniciarli utilizzando il prodotto METALSTRIP 2011 a 80°C, e di conseguenza ALIT elaborò una prima proposta di impianto di sverniciatura FASTRIP T5 MULTITANK. Tale proposta tecnica venne successivamente affinata adattandosi agli spazi del cliente, le geometrie del carro ponte, della cesta e del suo sistema di sollevamento grazie anche al prezioso aiuto dell’ Ingegnere Vincenzo Denti direttore di Sabiana che ha condotto il progetto predisponendo l’area di lavoro. Nell’Aprile del 2023 l’impianto FASTRIP T5 MULTITANK fu istallato e il cliente iniziò ad eseguire internamente la regolare sverniciatura chimica dei ganci la cui gestione è stata affidata all’accuratezza del dr. Marco Colombo chimico di Sabiana SpA.

Chiediamo a Claudio Puppi di fornirci i dettagli del processo ed allora egli ci precisa che: ”Sabiana SpA svernicia circa 3 cesti di ganci a settimana, impiegando tempi ciclo variabili da un tempo minimo di circa 2 ore fino a un tempo massimo di circa 7 ore nel caso in cui i ganci siano ricoperti da altissimi spessori di vernice (fig 2). Il prodotto utilizzato è METALSTRIP 2011 di ALIT TECHNOLOGIES Spa mantenuto alla temperatura di 80°C.

Fig 2. Ganci Sabiana verniciati con altissimi spessori di vernice

All’uscita dalla vasca di sverniciatura il cesto viene trasferito dal carro ponte nella vasca di risciacquo dove si effettua prima un risciacquo ad immersione e poi un risciacquo a spruzzo avvalendosi della pompa carrellata ALIT, oppure di una piccola idropulitrice collegata a riciclo sulla stessa vasca di risciacquo (fig 3).

 Fig 3. Risciacquo a spruzzo dei ganci sverniciati nell’apposita vasca presso l’impianto del cliente

In questo modo si viene a minimizzare il consumo di acqua che è stato stimato essere pari a circa 3000 litri/anno. A fronte della sverniciatura di circa 5000 Kg annui di ganci anche il consumo di sverniciante è basso, ossia pari a  solo circa 1500 kg/anno. Claudio Puppi prosegue affermando che “Questi numeri hanno incontrato la piena soddisfazione del cliente, il quale può adesso eseguire internamente le operazioni di sverniciatura senza più dover:

  • Gestire, come avveniva in precedenza, la logistica di spedizione e di ricevimento dei ganci verso il terzista esterno di sverniciatura
  • Preoccuparsi del rischio di infragilimento termico dei ganci che resta invece implicito nel precedente processo pirolitico

In seguito all’introduzione di FASTRIP T5 MULTITANK il cliente ha potuto rilevare i seguenti benefici:

  • Maggiore qualità di sverniciatura.
  • Meno difetti di rivestimento sui prodotti finali.
  • Ganci non più danneggiati dallo stress termico generato dal processo pirolitico.
  • La certificazione dei ganci e della loro portata ora non decade più, cosa che invece accadeva utilizzando la precedente tecnologia pirolitica.
  • Risparmio generale sul processo di sverniciatura in termini di tempo e denaro.
Paint stripping productMetalstrip 2011
Activator              Aktivator 2550
Temperature75-80 °C
Treated partsEpoxy-polyester powder coated hooks
Average basket loadapprox. 40 kg of frames/basket
Average paint stripping time7 hours
No. basket/week                              2-3
Estimated total annual paint stripper consumptionApprox. 1500 kg of product/year
Amount of waste water/yearApprox. 3000 kg of water/year

Il nostro Claudio Puppi sottolinea che questo case history è l’ennesima conferma della bontà del sistema FASTRIP T5 MULTITANK, e della bontà del modello di approccio ALIT verso il cliente in virtù del quale, di fronte ad una iniziale richiesta tecnica si effettuano dei test di laboratorio, e si progetta assieme al cliente la miglior soluzione impiantistica personalizzandola ove necessario (fig 4).

Puppi racconta come lo step successivo consista in un montaggio preciso, veloce e il più ergonomico possibile, per concludere con una regolare fornitura di prodotti chimici ALIT, unitamente all’altrettanto regolare servizio di analisi dei bagni di sverniciatura. Seguendo con precisione questo schema, ALIT è riuscita a raggiungere la soddisfazione del cliente Sabiana SpA, ed è ora pronta per il prossimo case history.

Fig 4. Impianto completo FASTRIP T5 MULTI TANK installato in Sabiana SpA

Prospettive e Tendenze nella Sverniciatura del Futuro – Analisi Approfondita del 2024 e Oltre

Il mercato generale del trattamento superficiale dei metalli e più in particolare quello della sverniciatura chimica sta attraversando una fase di trasformazione significativa, con una crescente domanda per prodotti più economici e al contempo più efficienti. Le richieste tradizionali persistono, ma si stanno sviluppando nuove tendenze guidate dalla necessità di ridurre al massimo la tossicità dei prodotti chimici e migliorare la sicurezza degli impianti che li utilizzano, dotandoli dei più avanzati ed efficienti sistemi e strumenti tecnologici.

Tendenze nella Sverniciatura Chimica

Il mercato della sverniciatura chimica procede sempre più spedito verso l’abbandono di prodotti contenenti cloruro di metilene e N-metil-2-pirolidone (NMP), sostanze ben note per la loro elevata tossicità.  Dove possibile, la scelta è orientata verso prodotti svernicianti a base acqua, quale ad  esempio METALSTRIP 2011 di ALIT TECHNOLOGIES. Se invece le condizioni tecniche, come la tipologia di substrato metallico, o il tipo di vernice non dovessero permettere l’uso di prodotti svernicianti acquosi, allora lo sverniciante dovrà essere formulato con una base organica al 100%. Anche in questi casi la scelta è fortemente orientata all’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale e tossicologico, come ad esempio la serie METALSTRIP 136 di ALIT TECHNOLOGIES. In particolare il prodotto METALSTRIP 1365, sverniciante a base organica per usi a media temperatura trova sempre maggiori consensi da parte dei clienti alla ricerca di un ottimo compromesso tra le performance di sverniciatura, filtrabilità del bagno, e basso impatto ambientale e tossicologico.

Tutti i prodotti appena menzionati hanno una temperatura di lavoro variabile tra i 45°C e 75°C. Ciò indica in modo implicito che il mercato si sta spostando dai processi di sverniciatura condotti a temperatura ambiente, con prodotti pericolosi a base di NMP o Cloruro di metilene, verso processi a media temperatura, ma che prevedono una chimica più sostenibile. La temperatura più alta favorisce infatti l’efficienza del processo e permette l’utilizzo di formulati aventi materie prime meno pericolose per l’operatore e per l’ambiente.

Sfide e Opportunità nella Sverniciatura chimica In Linea

Per sverniciatura in linea si intende quel processo effettuato nelle linee di verniciatura e grazie al quale si esegue la sverniciatura dei ganci e dei telai di appensione dei manufatti, senza che questi vengano rimossi dal convogliatore aereo. I ganci e sempre più spesso i telai, dopo lo scarico dei manufatti rimangono appesi al convogliatore aereo ed attraversano una vasca di sverniciatura, all’uscita della quale ritornano puliti, privi di vernice e sono pronti per un nuovo ciclo di verniciatura.

Con l’introduzione sempre più diffusa nelle linee di verniciatura di robot al carico e scarico dei pezzi, la sverniciatura in linea sta diventando sempre più cruciale per garantire il corretto funzionamento dei robot stessi. Telai non perfettamente sverniciati possono infatti compromettere le prestazioni dei robot, causando danni al manufatto verniciato, o peggio bloccando e rallentando la catena di lavoro, il tutto con sensibili perdite di fatturato per le linee di verniciatura. Pertanto, la qualità della sverniciatura diventa un elemento critico e fondamentale per garantire l’efficienza dell’intero processo. Se in passato l’esigenza di avere un gancio sempre pulito era dettata principalmente dalla necessità di avere un buon contatto elettrico tra il manufatto da verniciare e la linea stessa, ora si è introdotta anche la necessità di ottimizzare il funzionamento dei robot allo scarico pezzi. Il telaio sempre pulito rappresenta questa garanzia, e l’impianto di sverniciatura chimica in linea è il mezzo per soddisfare questa richiesta.

Ruolo Chiave di ALIT nell’Industria della Sverniciatura

ALIT si colloca al centro di queste trasformazioni, offrendo una gamma completa di soluzioni per soddisfare le esigenze del mercato in evoluzione. Tra i servizi offerti, ALIT è in grado di condurre test di laboratorio per la sverniciatura, fornire report dettagliati sia dal punto di vista chimico e ingegneristico e proporre soluzioni complete sia per gli impianti di sverniciatura in linea sia per la chimica stessa.

In sintesi, il settore della sverniciatura si muove verso una direzione più sostenibile, sicura ed efficiente, con ALIT in prima linea nell’offrire risposte avanzate e soluzioni innovative per affrontare le sfide future.

È disponibile Alit Academy Magazine N. 7

Il settimo numero di ALIT Magazine è finalmente disponibile!

La nostra attitudine per i grandi progetti ha dato vita all’edizione più ricca del nostro house organ e siamo oggi felici di presentarvela.

Come sempre, all’interno di questa uscita troverai diversi casi studio che pensiamo siano utili per comprendere il funzionamento e l’efficacia dei nostri prodotti.

In particolare, abbiamo realizzato un articolo in cui viene esposto un caso applicativo di CLARIS 9346MB, nostro additivo che ha permesso all’azienda portoghese Extrusal, specializzata nell’estrusione di profili in alluminio, di raddoppiare la vita della soluzione alcalina utilizzata nella vasca di pulizia degli stampi.

Un altro caso studio racconta il processo di sverniciatura di Multi-Tank implementato in un’azienda – Sabiana – produttrice di apparecchi per il condizionamento dell’aria che, grazie alla tecnologia firmata ALIT Technologies, ha ottenuto diversi vantaggi in termini qualitativi e di costi.

All’interno del Magazine sono presenti due importanti notizie relative alla crescita dell’azienda: ALIT Technologies è diventata una società per azioni e ha lanciato un nuovo marchio – Mas-King – specializzato nella mascheratura per l’industria della verniciatura.

Inoltre, l’azienda ha ottenuto, nel corso del 2023, due certificazioni, di cui abbiamo voluto parlare nel Magazine, che testimoniano l’impegno di ALIT verso una continua implementazione di tecnologie all’avanguardia.

In tema di automazione, abbiamo invece voluto presentarvi “packaGINA”, un sistema completamente automatico per riempire le taniche di prodotti chimici, posizionare il coperchio, chiuderlo e applicare etichette.

All’interno del settimo numero non poteva mancare la sezione dedicata ai nuovi arrivati nella famiglia Alit e a chi, invece, festeggia cinque anni nel team.

Cos’altro? Non vediamo l’ora di incontrarvi, nel corso di questo 2024, a due importanti fiere internazionali: PaintExpo e Aluminium! Quanto raccontato nel magazine rappresenta la prova tangibile del nostro impegno continuo verso la crescita e il miglioramento.  Entusiasti per un futuro radioso e per i nuovi traguardi che ci attendono, vi ringraziamo per la preziosa collaborazione e per la fiducia che riponete in noi. Continuate a seguirci per ulteriori novità!

Leggi l’ALIT Academy Magazine n. 7.

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