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Rivoluzione nella pulizia delle matrici di estrusione: Come Claris 9346MB ha trasformato la pulizia delle matrici per Extrusal S.A.

Al cuore della dinamica azienda portoghese Extrusal S.A., un grande cambiamento sta rivoluzionando il processo di pulizia delle matrici di estrusione. Grazie all’introduzione di Claris 9346MB, un prodotto innovativo, Extrusal ha ottenuto risultati significativi che stanno cambiando il panorama della gestione degli impianti di pulizia delle matrici.

Scopriamo come questa partnership vincente ha non solo ottimizzato l’efficienza operativa di Extrusal, ma ha anche contribuito a una gestione più sostenibile dell’ambiente. Prima di addentrarci nei tecnicismi di Claris e dei suoi effetti, è giusto introdurvi a Extrusal, chi è e cosa fa!

EXTRUSAL S.A. è un’azienda portoghese operante nel settore metallurgico, specializzata nell’estrusione di componenti e profili in alluminio per l’industria delle costruzioni (sistemi di finestre e porte, soluzioni di ombreggiatura e rivestimento, ringhiere e sistemi di facciata), l’industria generale (trasporti, ingegneria, energia) e l’industria automobilistica. Fondata nel marzo 1972, Extrusal è rimasta costantemente all’avanguardia nella tecnologia, con un focus primario sulla qualità dei suoi prodotti e servizi per garantire la massima soddisfazione dei clienti, sia diretti che indiretti.

Attualmente, l’industria rappresenta circa il 74% del fatturato dell’azienda (26% industria automobilistica e 43% industria generale), con esportazioni dirette che rappresentano il 37%. Le esportazioni del settore architettonico sono principalmente destinate ai paesi PALOP, mentre quelle del settore industriale sono rivolte all’Europa. Il processo produttivo di Extrusal consiste in:

  • Reparto Ingegneria e Sviluppo: Equipaggiato con i più recenti sistemi CAD/CAM, gioca un ruolo cruciale nella R&D interna. Collaborando con il Reparto Marketing di Prodotto e il Centro Prototipi, questo reparto sviluppa soluzioni tecniche per il settore delle costruzioni.
  • Fabbrica di Matrici: Extrusal dispone di una fabbrica di matrici autonoma che produce la maggior parte delle matrici utilizzate nel processo di estrusione. È dotata di fresatrici, centri di lavorazione, torni non convenzionali, torni CNC e EDM. La crescente complessità dei prodotti rende la fabbricazione delle matrici un passaggio sempre più importante nel processo produttivo di Extrusal.
  • Estrusione: Extrusal opera attualmente con due linee di estrusione (17MN e 20MN) con una capacità di estrusione annua di circa 13.000 tonnellate (a seconda della produttività e del tipo di profilo). L’azienda dispone di un laboratorio di supporto all’estrusione dedicato alla R&D dei profili di estrusione e al loro controllo, conducendo test come test di trazione, durezza Brinell, misura della durezza Webster e test di rugosità.
  • Lavorazione: La sezione di lavorazione è equipaggiata con seghe, presse, fresatrici, bilanciatrici, macchine per piegatura e vari strumenti dedicati. Il processo di lavorazione di Extrusal è conforme alla norma NP EN ISO 9001.
  • Taglio Termico: Extrusal è stata la prima azienda in Portogallo a produrre sistemi di taglio termico per l’architettura, con una linea di produzione dedicata.
  • Trattamenti delle superfici (verniciatura a polvere, anodizzazione e decorazione effetto legno): Extrusal dispone di tre sezioni dedicate a ciascun tipo di trattamento superficiale interno. Per l’anodizzazione, un processo elettrolitico, Extrusal possiede la certificazione Qualanod (n. 1405) dal 1983. La verniciatura a polvere, un processo di rivestimento termoindurente, è certificata da Qualicoat dal 1995. Un laboratorio interno assicura il controllo di qualità dei processi e dei prodotti.

Extrusal è stata la prima azienda portoghese, e una delle poche in Europa, a ottenere la certificazione per il sistema di gestione della qualità globale – NP EN ISO 9002 – nelle aree di fabbricazione delle matrici, estrusione, anodizzazione e verniciatura a polvere termoindurente. Inoltre, nel 1997, Extrusal è stata la prima azienda portoghese, e una delle poche in Europa, a ottenere la certificazione per il sistema di gestione della qualità globale – NP EN ISO 9002 – nelle aree di fabbricazione delle matrici, estrusione, anodizzazione e verniciatura a polvere termoindurente.

Pioniera nella difesa e preservazione ambientale, Extrusal ha costruito un impianto di trattamento delle acque reflue nel 1982. La consapevolezza ambientale ha guidato l’acquisizione di nuove attrezzature e tecnologie, portando all’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale e all’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001 nel 2002. L’ottimizzazione dei processi e il focus sul riutilizzo/riciclaggio sono stati fondamentali per Extrusal. L’azienda ha adottato una cultura organizzativa ecologica con tutti gli stakeholder, promuovendo pratiche sostenibili in tutta l’organizzazione. Nel settore architettonico, il focus è sullo sviluppo di soluzioni utilizzando materiali riciclabili o riciclati, efficienti dal punto di vista energetico e durevoli. Il portfolio di Extrusal include sistemi a battente e scorrevoli, sistemi di rivestimento, soluzioni di ombreggiatura, sistemi di facciata, soluzioni di balaustre, persiane e sistemi in alluminio per uso interno. Le soluzioni per finestre e porte sono sottoposte a test di prestazione termica, acustica e AEV (permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al vento). Extrusal è una delle aziende pioniere nell’adozione del sistema di etichettatura Class+ promosso da ADENE. Extrusal offre una vasta gamma di soluzioni per il settore industriale, sfruttando le caratteristiche dell’alluminio come leggerezza, conducibilità, durata, malleabilità, riciclabilità e non tossicità in vari settori (dall’alimentare all’aerospaziale). Per il settore automobilistico, Extrusal sviluppa componenti strutturali e decorativi con finiture di alta qualità. L’azienda contribuisce anche all’industria solare attraverso le sue soluzioni “Pro-Solar”, progettando e sviluppando strutture innovative in alluminio per il montaggio di pannelli solari o collettori. Infine, oltre a offrire profili preconcetti, Extrusal offre ai clienti la possibilità di presentare i propri progetti.

Ora che abbiamo gettato le basi per il case history di Extrusal S.A., è tempo di addentrarci nella parte pratica che catturerà l’attenzione dei tecnici del settore. Esploreremo come l’uso del Claris 9346MB nel reparto di pulizia delle matrici ha portato benefici osservabili e rivoluzionato il modo in cui Extrusal affronta questo aspetto operativo cruciale.

Controllo dimensionale della qualità delle matrici da parte di Extrusal S.A.f dies by Extrusal S.A.

Il serbatoio di pulizia delle matrici utilizzato in Extrusal ha un volume nominale di 1000 litri. Prima dell’introduzione di CLARIS in questo impianto, il cliente utilizzava la soluzione di pulizia delle matrici, costituita da idrossido di sodio al 30% p/p, per 24 ore. Come descritto dal nostro collega Pedro Oliveira “Dopo questo tempo la soluzione alcalina veniva regolarmente smaltita perché esaurita, non più utile per la pulizia delle nuove matrici di estrusione. Praticamente c’era un consumo di circa 1000 litri di NaOH al 30% ogni 24 ore di lavoro, e durante questo tempo la quantità media di materiali puliti era di circa 6 ceste di matrici di estrusione”. Pedro continua raccontandoci che “Dopo una visita all’impianto di pulizia delle matrici e dopo aver raccolto i dati tecnici preliminari, è stato organizzato un primo test con Claris 9346MB. Sono stati preparati i 1000 litri di NaOH al 30% come al solito, ed è stato aggiunto 25 g/l di CLARIS 9346MB, ovvero 25 kg. Poi gli operatori hanno iniziato la pulizia delle matrici di estrusione come di consueto. Dopo 24 ore, gli operatori si sono accorti che il bagno era ancora efficace, cioè ancora in grado di pulire le matrici di estrusione, quindi è stato avviato un nuovo ciclo di pulizia senza cambiare la soluzione alcalina e senza aggiungere nuovamente CLARIS 9346MB. La pulizia dei materiali in questo secondo ciclo di 24 ore è stata perfettamente efficiente e dopo un totale di 48 ore di utilizzo, il bagno di pulizia delle matrici è stato smaltito”. Pedro ci dice che “con grande soddisfazione del cliente, la durata della soluzione alcalina è stata raddoppiata, senza compromettere in alcun modo la sua efficienza e produttività”. I profili termografici raccolti nel tempo sono mostrati nella Fig. 1.

Pedro ci spiega che “Il profilo colore blu si riferisce al test condotto SENZA Claris 9346MB, mentre il profilo colore arancione si riferisce al test condotto con 25 g/l di Claris 9346MB disciolto nella soluzione alcalina di pulizia. Si può osservare che in presenza di CLARIS 9346MB, dopo circa 24 ore, è stato possibile inserire una nuova carica di ceste nel serbatoio di pulizia delle matrici, la temperatura del bagno è salita (anche grazie alla reazione esotermica della dissoluzione dell’alluminio) fino a circa 90°C, e poi è gradualmente scesa fino a circa 80°C nelle successive 24 ore. Il profilo termografico era simile a quello della soluzione (linea blu) senza CLARIS, ma la durata della soluzione alcalina era doppia: Un’aggiunta di 25 kg di CLARIS 9346MB permette alla soluzione di pulizia di trattare il doppio della quantità di pezzi: veramente fantastico!”

Fig 1: Profilo termografico della soluzione alcalina di pulizia senza (blu) e con CLARIS 9346MB.

Abbiamo chiesto a Pedro di spiegarci perché la presenza di Claris prolunga così tanto la durata del bagno di pulizia delle matrici di estrusione. E lui ha risposto che “Pulire una matrice di estrusione significa prima di tutto rimuovere l’alluminio solidificato che rimane nei fori della matrice. Se Claris 9346MB è presente nella soluzione alcalina, il processo di dissoluzione dell’alluminio solido viene modificato, e grazie a Claris 9346MB diventa praticamente possibile estrarre meccanicamente il blocco di alluminio dalla matrice senza dissolverne troppo nella soluzione liquida. In questo modo il bagno di processo non si arricchisce troppo di alluminio, e quindi rimane molto più attivo. Al punto che, in presenza di un dosaggio corretto di Claris 9346MB, la quantità di matrici trattabili può essere raddoppiata”. Un esempio di residui di alluminio che possono essere estratti dalle matrici di estrusione senza dissolvere troppo alluminio nella soluzione alcalina è visibile nella Fig. 2.

Fig 2: blocchi di alluminio residui estratti dalle matrici di estrusione utilizzando 25 g/l di CLARIS 9346MB nella soluzione alcalina.

 Senza CLARIS 9346MBCon CLARIS 9346MB
Durata della soluzione alcalina24h48h
Al (TOTALE) disciolto nella soluzione di pulizia esausta 105 g/l105 g/l
n° di ceste di matrici trattate612

Pedro conferma che “L’uso di Claris 9346MB presso Extrusal S.A. è ormai una pratica consolidata, e il cliente si dichiara pienamente soddisfatto dei benefici derivanti dalla sua introduzione nel processo di pulizia delle matrici. Il consumo di soluzione alcalina è stato notevolmente ridotto e con esso lo smaltimento delle soluzioni alcaline usate. Dal punto di vista ambientale, molto più alluminio può essere riciclato e grazie alla reazione controllata, meno gas viene espulso nell’atmosfera. Questo processo di pulizia delle matrici riduce gli odori nell’area di lavoro, garantendo migliori condizioni di lavoro agli operatori”.

ALIT Technologies S.p.A ha ottenuto la certificazione ISO 14001:2015

ALIT Technologies S.p.A ha raggiunto un importante traguardo ottenendo la certificazione ISO 14001:2015 che si aggiunge alla già ottenuta ISO 9001:2015 e conferma gli elevatissimi standard qualitativi dell’azienda.

Insieme, le norme ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 forniscono un quadro di riferimento per migliorare le pratiche di gestione della qualità e della tutela ambientale, dimostrando un impegno integrato verso l’eccellenza operativa e la sostenibilità.

La certificazione ISO 9001:2015, precedentemente conferita dall’ ente di certificazione SGS  ITALIA s.p.a, ha già attestato l’implementazione di un sistema di gestione della qualità allineato alle esigenze dei clienti, rafforzando la reputazione di ALIT Technologies come partner affidabile e promotore di un miglioramento continuo. Ora, con la nuova certificazione ISO 14001:2015, l’azienda si distingue ulteriormente per il suo impegno nelle pratiche sostenibili, minimizzando l’impatto ambientale e allineandosi agli standard globali.

In particolare, la ISO 9001:2015 enfatizza il focus sul cliente, il coinvolgimento attivo della leadership e del personale, e promuove un approccio che mira a gestire le attività come processi che funzionano come un sistema coerente. Per ottenere questa certificazione è inoltre necessario che le decisioni aziendali siano basate su evidenze fornite dall’analisi dei dati. La ISO 14001:2015, invece, richiede la definizione di una politica ambientale e la pianificazione delle attività per migliorare continuamente le prestazioni in un’ottica di sostenibilità, rispettando i requisiti legali e gli obiettivi stabiliti. Essa promuove anche il coinvolgimento dei dipendenti e delle parti interessate e una comunicazione efficace delle informazioni sul tema.

Queste certificazioni rappresentano il percorso di crescita costante di ALIT Technologies che, senza dubbio, continuerà a impegnarsi per raggiungere sempre nuovi obiettivi.

Il CEO di ALIT Technologies sarà relatore a S.M.A.R.T. 3, il più grande convegno in Italia sulla finitura del futuro tra innovazione e sostenibilità

Il 22 maggio 2024, Loris Rossi, CEO di ALIT Technologies, parteciperà in qualità di relatore a S.M.A.R.T. 3, la terza edizione del convegno biennale organizzato da UCIF, l’Associazione Italiana federata ad ANIMA Confindustria Meccanica e dedicata alla rappresentanza dei costruttori di impianti di finitura. La relazione verterà sui vantaggi e sulle potenzialità del processo di sverniciatura in linea.

Siamo lieti di informarvi che Loris Rossi, fondatore e amministratore delegato di ALIT Technologies, sarà uno degli speaker della terza edizione del convegno S.M.A.R.T. (Surface. Manufacturing. Advanced. Research. Trends) che si terrà il 22 maggio 2024 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano.

Organizzato da UCIF – Unione Costruttori Impianti di Finitura, l’evento vedrà il susseguirsi di interventi tenuti da professionisti del settore che discuteranno il futuro della finitura, ponendo l’accento sull’innovazione e sulla sostenibilità.

Loris Rossi, in qualità di CEO di un’azienda fortemente guidata dallo spirito di costante crescita, terrà una relazione sulle grandi potenzialità della sverniciatura in linea, che si presenta oggi come un’incredibile opportunità per raggiungere un’elevata automazione della linea di verniciatura.

Eventi come S.M.A.R.T. svolgono un ruolo fondamentale nel facilitare lo scambio di conoscenze e rappresentano valide occasioni di networking nel settore del trattamento delle superfici e della finitura. Per tale motivo, ALIT Technologies è entusiasta di partecipare attivamente all’iniziativa e di fornire anche il suo punto di vista sulle potenzialità dell’evoluzione di questa industria.

La Sverniciatura Chimica come alternativa a quella pirolitica: Il caso di Sabiana S.p.A

La sverniciatura nel 2024  può essere internalizzata e non più commissionata all’esterno. Ma quale tecnologia scegliere e come fare? Quali sono i vantaggi? In questo articolo vedremo tutto questo attraverso un caso studio.

Per molte aziende che svolgono operazioni di verniciatura, potrebbe essere essenziale disporre di un sistema interno di sverniciatura chimica che possa essere utilizzato sia per recuperare pezzi difettati che per sverniciare ganci e telai utilizzati per appendere i manufatti. In entrambi i casi, la capacità di eseguire internamente queste operazioni genera notevoli vantaggi. Ad esempio, è più facile e veloce sverniciare internamente oggetti con difetti di vernice, al fine di riprocessarli poco dopo, evitando spiacevoli ritardi nella consegna. Anche nel caso della sverniciatura dei ganci, se questa viene effettuata internamente per via chimica, anziché rivolgersi ai terzisti esterni si avranno evidenti vantaggi. Il flusso di ricambio dei ganci sarà molto più regolare e cadenzato, la qualità della verniciatura sarà di conseguenza migliore, e inoltre non si avranno i classici danneggiamenti dei ganci che invece spesso si osservano quando sono sottoposti a  sverniciatura termica o meccanica.

ALIT TECHNOLOGIES SpA, società leader nella fornitura di prodotti chimici e impianti per la sverniciatura chimica dei metalli, per rispondere alla necessità delle aziende di eseguire la sverniciatura internamente ha introdotto nel mercato il sistema completo FASTRIP T5 MULTITANK. Esso è costituito principalmente da una vasca per sverniciatura chimica della serie T5, e da una serie di accessori al contorno modulabili in base alle specifiche esigenze del cliente. Grazie a FASTRIP T5 MULTITANK sarà possibile caricare i manufatti da sverniciare in ceste appositamente progettate, sollevarle con il carro ponte e trasferirle senza fatica nella vasca di sverniciatura modello  FASTRIP T5. Il materiale sverniciato verrà poi trasferito alla vasca di risciacquo (n4) dove, grazie alla pompa multifunzione carrellata ALIT, se necessario, sarà possibile effettuare anche un risciacquo finale a spruzzo.

A questo punto il cesto contenente il materiale sverniciato e risciacquato sarà trasferito sempre con il carro ponte nella vaschetta di carico e scarico, all’interno della quale verrà raccolto l’eventuale gocciolamento finale.

Per una descrizione completa e accurata del sistema FASTRIP T5 MULTITANK si rimanda al numero 3 di ALIT ACADEMY Magazine, ciò che invece desideriamo presentarvi in questa articolo è un nuovo case history di un importante cliente che, da circa 9 mesi (Aprile 2023) sta sverniciando internamente i suoi telai utilizzando il sistema FASTRIP T5 MULTITANK in combinazione con i prodotti chimici ALIT Technologies. L’Azienda in oggetto ha adottato il processo di sverniciatura chimica. Il vecchio ciclo pirolitico esternalizzato è ora limitato ai rari ganci fuori misura. Chiediamo a Claudio Puppi, tecnico commerciale ALIT di riferimento, di presentarci l’azienda coinvolta nel nostro case history:

Fig 1: Sabiana SpA, produttrice di apparecchi per condizionare gli ambienti in cui le persone vivono e lavorano

Sabiana SpA (fig 1)(www.sabiana.it) è un’azienda italiana che concepisce, progetta e produce apparecchi per la climatizzazione degli spazi in cui si lavora e si vive. Costruisce apparecchiature e sistemi per riscaldare e raffreddare qualsiasi tipo di spazio: fabbriche, uffici, alberghi, ospedali, centri commerciali e case. Sempre basandosi sull’elemento più naturale che esista: l’acqua. La gamma di prodotti Sabiana comprende: aerotermi, pannelli radianti, ventilconvettori, unità di trattamento dell’aria, unità di recupero, filtri elettronici, raffreddatori evaporativi e sistemi radianti. L’azienda Sabiana è stata fondata nel 1929 e da quell’anno ha continuato a crescere in termini di business, qualità degli articoli e presenza nel mondo. Nel 2014 Sabiana entra a far parte di AFG (Arbonia-Forster Holding AG), oggi Arbonia AG, leader tecnologico internazionale nella produzione di materiali da costruzione. Sabiana SpA dispone di un impianto interno di verniciatura a polvere, per l’applicazione di rivestimenti epossipoliestere. Questa linea di verniciatura produce un’importante quantità di ganci di rivestimento che devono essere regolarmente sverniciati. In passato Sabiana Spa si avvaleva di un servizio di sverniciatura esterno per questa attività, e i ganci venivano raccolti in apposite cassette e inviati regolarmente a questo fornitore.

Claudio Puppi prosegue raccontandoci che ALIT venne contattata dal cliente che era interessato ad un processo alternativo alla pirolisi; così furono innanzitutto eseguiti presso i laboratori ALIT, dei test di sverniciatura dei ganci del cliente Sabiana Spa. Fu subito evidente che era possibile sverniciarli utilizzando il prodotto METALSTRIP 2011 a 80°C, e di conseguenza ALIT elaborò una prima proposta di impianto di sverniciatura FASTRIP T5 MULTITANK. Tale proposta tecnica venne successivamente affinata adattandosi agli spazi del cliente, le geometrie del carro ponte, della cesta e del suo sistema di sollevamento grazie anche al prezioso aiuto dell’ Ingegnere Vincenzo Denti direttore di Sabiana che ha condotto il progetto predisponendo l’area di lavoro. Nell’Aprile del 2023 l’impianto FASTRIP T5 MULTITANK fu istallato e il cliente iniziò ad eseguire internamente la regolare sverniciatura chimica dei ganci la cui gestione è stata affidata all’accuratezza del dr. Marco Colombo chimico di Sabiana SpA.

Chiediamo a Claudio Puppi di fornirci i dettagli del processo ed allora egli ci precisa che: ”Sabiana SpA svernicia circa 3 cesti di ganci a settimana, impiegando tempi ciclo variabili da un tempo minimo di circa 2 ore fino a un tempo massimo di circa 7 ore nel caso in cui i ganci siano ricoperti da altissimi spessori di vernice (fig 2). Il prodotto utilizzato è METALSTRIP 2011 di ALIT TECHNOLOGIES Spa mantenuto alla temperatura di 80°C.

Fig 2. Ganci Sabiana verniciati con altissimi spessori di vernice

All’uscita dalla vasca di sverniciatura il cesto viene trasferito dal carro ponte nella vasca di risciacquo dove si effettua prima un risciacquo ad immersione e poi un risciacquo a spruzzo avvalendosi della pompa carrellata ALIT, oppure di una piccola idropulitrice collegata a riciclo sulla stessa vasca di risciacquo (fig 3).

 Fig 3. Risciacquo a spruzzo dei ganci sverniciati nell’apposita vasca presso l’impianto del cliente

In questo modo si viene a minimizzare il consumo di acqua che è stato stimato essere pari a circa 3000 litri/anno. A fronte della sverniciatura di circa 5000 Kg annui di ganci anche il consumo di sverniciante è basso, ossia pari a  solo circa 1500 kg/anno. Claudio Puppi prosegue affermando che “Questi numeri hanno incontrato la piena soddisfazione del cliente, il quale può adesso eseguire internamente le operazioni di sverniciatura senza più dover:

  • Gestire, come avveniva in precedenza, la logistica di spedizione e di ricevimento dei ganci verso il terzista esterno di sverniciatura
  • Preoccuparsi del rischio di infragilimento termico dei ganci che resta invece implicito nel precedente processo pirolitico

In seguito all’introduzione di FASTRIP T5 MULTITANK il cliente ha potuto rilevare i seguenti benefici:

  • Maggiore qualità di sverniciatura.
  • Meno difetti di rivestimento sui prodotti finali.
  • Ganci non più danneggiati dallo stress termico generato dal processo pirolitico.
  • La certificazione dei ganci e della loro portata ora non decade più, cosa che invece accadeva utilizzando la precedente tecnologia pirolitica.
  • Risparmio generale sul processo di sverniciatura in termini di tempo e denaro.
Paint stripping productMetalstrip 2011
Activator              Aktivator 2550
Temperature75-80 °C
Treated partsEpoxy-polyester powder coated hooks
Average basket loadapprox. 40 kg of frames/basket
Average paint stripping time7 hours
No. basket/week                              2-3
Estimated total annual paint stripper consumptionApprox. 1500 kg of product/year
Amount of waste water/yearApprox. 3000 kg of water/year

Il nostro Claudio Puppi sottolinea che questo case history è l’ennesima conferma della bontà del sistema FASTRIP T5 MULTITANK, e della bontà del modello di approccio ALIT verso il cliente in virtù del quale, di fronte ad una iniziale richiesta tecnica si effettuano dei test di laboratorio, e si progetta assieme al cliente la miglior soluzione impiantistica personalizzandola ove necessario (fig 4).

Puppi racconta come lo step successivo consista in un montaggio preciso, veloce e il più ergonomico possibile, per concludere con una regolare fornitura di prodotti chimici ALIT, unitamente all’altrettanto regolare servizio di analisi dei bagni di sverniciatura. Seguendo con precisione questo schema, ALIT è riuscita a raggiungere la soddisfazione del cliente Sabiana SpA, ed è ora pronta per il prossimo case history.

Fig 4. Impianto completo FASTRIP T5 MULTI TANK installato in Sabiana SpA

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